Brave browser è stato lanciato solo alla fine del 2019, eppure ha accumulato quasi dieci milioni di utenti. Da lì, la base di utenti ha rapidamente raggiunto 15 milioni di utenti, e lo scorso novembre ha visto Brave raggiungere il traguardo dei 20 milioni di utenti.
Dal punto di vista della sicurezza, Brave è un prodotto solido e potenzialmente sicuro.
Tra le caratteristiche di sicurezza incluse in Brave, troviamo:
- un gestore di password integrato, per aiutarvi a creare e memorizzare password sicure durante la navigazione.
- controllo dell’accesso alla funzionalità di autoplay sito per sito.
- possibilità di controllare i cookie e bloccare gli script in base al sito.
- finestre private del browser che ereditano le funzionalità del progetto Tor, assicurando una navigazione sicura sul web.
Il browser web è dotato di alcuni extra, come Brave Rewards, un programma che consente agli utenti di guadagnare gettoni di criptovaluta accettando di vedere alcuni annunci pubblicitari.
È presente anche un portafoglio di criptovalute nativo del browser per acquistare, conservare, inviare e scambiare criptovalute.
Brave browser ha anche un proprio motore di ricerca, Brave Search, che consente di effettuare ricerche private senza lasciare traccia.
È possibile cambiare il modo in cui Brave blocca gli annunci e i tracker, i cookie cross-site e il “fingerprinting”. Potete anche attivare la funzionalità HTTPS Everywhere, che funziona su tutte le connessioni in entrata a un sito web, piuttosto che solo sulla pagina principale.
È più veloce di Firefox o Safari sullo stesso sistema ed è più leggero richiedendo un quantitativo di memoria 6 volte inferiore rispetto a Chrome. Questo è impressionante data la tecnologia integrata che gira sotto il cofano, come HTTPS Everywhere, Privacy Badger, e altro.
Brave browser è il primo ad offrire un supporto nativo per i collegamenti IPFS (InterPlanetary File System).
L’InterPlanetary File System è un protocollo di comunicazione e una rete peer-to-peer per l’archiviazione e la condivisione di dati in un file system distribuito.
IPFS è un sistema che funziona con lo schema “ricerca per contenuto”, cioè, ogni volta che facciamo una ricerca in IPFS, dobbiamo dire al sistema “cosa stiamo cercando” invece di dirgli “dove cercarlo” . modificando il modo in cui Internet ha funzionato fino a questo momento.
I vantaggi evidenti che derivano dal modello di archiviazione distribuita di IPFS si applicano all’archiviazione dei dati molto più efficiente e alla permanenza immutabile.
1. Nessuna dipendenza dai server
2. Riduzione di costo
3. Riduzione della censura dell’ISP
4. Storicità dei dati memorizzati sulla rete.